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Sconto fiscale mobili ed elettrodomestici: come funziona

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Arriva il Bonus fiscale 2018 per gli acquisti di mobili, arredi, elettrodomestici: per questo è cominciata la campagna nazionale d’informazione valida per chi rinnova la propria abitazioni e può usufruire della possibilità di risparmiare nel momento in cui decide di fare una spesa così importante.

Il ministero dell’Economia, insieme a Federmobili (20.000 punti vendita), FederlegnoArredo (80.000 aziende produttive) e Consulta nazionale dei Caf (20.000 Centri di assistenza fiscale), hanno infatti cominciato questa campagna informativa e meccanismi del bonus attraverso oltre 50.000 passaggi di spot pubblicitari nei cinema del circuito Moviemedia, social e divulgazione diretta. In più, sul sito www.bonusarredi.it chiunque può consultare le agevolazioni previste dalla legge e trovare i negozi aderenti alla campagna, organizzati per area geografica.

Sconto discale, chi può averne accesso

Il bonus è riferito a tutti coloro che hanno cominciato un intervento di ristrutturazione in data non anteriore al 1 gennaio 2017 e comprano mobili o elettrodomestici entro il 31 dicembre 2108. La detrazione prevista è del 50% su una spesa massima di 10.000 euro che sarà rimborsato in 10 rate attraverso la dichiarazione dei redditi a partire dall’anno successivo all’acquisto, un importante aiuto ai consumi e al risparmio delle famiglie.

Tutti i Caf aderenti alla Consulta aiuteranno i cittadini a gestire nel modo migliore i loro acquisti e poi ad utilizzare il bonus fiscale nella dichiarazione dei redditi 2019. Sarà molto importante l’emissione di una fattura da parte dei negozi al fine di un buon utilizzo dello scopo fiscale di cui si beneficia. Niente paura, per questione di fatturazione, sicuramente c’è l’eventualità di imbattersi nel agyo fatturazione, disposto da TeamSystem, per una contabilità precisa e snella che le aziende utilizzano a beneficio dei clienti.

Bonus fiscale, cosa pensano CAF, Federlegno e Federmobili

La Consulta nazionale dei Caf, FederlegnoArredo e Federmobili hanno firmato pure un protocollo di collaborazione per tenere sotto controllo annualmente gli acquisti attraverso l’utilizzo del bonus mobili, aggiornando e fornendo dati sull’andamento di un settore centrale per l’economia italiana. Controllo importante per fornire dati oggettivi a sostegno delle richieste di godere poi dell’agevolazione anche per i prossimi anni.

Mauro Mamoli, presidente di Federmobili ha spiegato che Federmobili si impegnerà, insieme a FederlegnoArredo, a chiedere il rinnovo del bonus mobili anche per i prossimi anni. È questa una misura strategica per il settore perché influenza quasi il 10% dei consumi di mobili e arredi in Italia, decisiva per il mantenimento dell’occupazione e utile pure a tutto l’indotto che il settore dell’arredamento genera. Per questo ci stiamo impegnando per promuovere l’utilizzo del bonus mobili presso il consumatore finale e fare in modo che l’impatto sia ancora più positivo.

Soddisfatto il presidente FederlegnoArredo, Emanuele Orsini, il quale pensa che  il rinnovo dell’accordo con i Ca consentirà loro di avere dati certi sull’uso del bonus mobili, strumento che dalla sua attivazione ha dimostrato la sua efficacia, muovendo acquisti per un totale di 4,5 miliardi di euro e interessando circa 280mila contribuenti nel solo 2016. E il bonus ha dato benefici anche allo Stato: il mancato gettito Irpef dovuto all’incentivo fiscale è stato compensato da un gettito Iva aggiuntivo di 252 milioni nel 2016. Il prossimo passo sarà quello di renderlo strutturale”.

Massimo Bagnoli e Mauro Soldini, coordinatori della Consulta nazionale dei Caf, affermano unanime che: “Siamo alla vigilia della campagna per le dichiarazioni dei redditi: abbiamo impegnato i Caf aderenti alla Consultaper un’informazione capillare in tutta Italia. I bonus fiscali previsti per questo comparto produttivo sono importanti per il cittadino ed essenziali per un settore centrale dell’economia del Paese”.