La riparazione degli elettrodomestici è una pratica molto importante, assolutamente da promuovere. La stessa Commissione Europea, con l’unanimità di tutti e 27 gli Stati membri, ne incentiva la filosofia e da diversi anni ha attuato campagne di sensibilizzazione per invitare al riuso.
L’Ue ha inoltre provveduto ad emanare leggi che tutelano il consumatore in merito all’obsolescenza programmata, ossia a quella scorretta pratica di mercato che attuavano molti brand che rendeva irreparabile un elettrodomestico semplicemente perché non si trovavano ricambi o perché dopo un determinato periodo di tempo venivano rilasciati aggiornamenti o sistemi che rendevano inutilizzabile l’apparecchio. È nato così il diritto alla riparazione, entrato in vigore a marzo 2021 e che obbliga le aziende produttrici a fornire ai centri di assistenza tutti i ricambi dei modelli di elettrodomestici per 10 anni, favorendone reperibilità e distribuzione.
La necessità di una legge che per obbligare alla riparazione è scaturita dall’aumento spaventoso negli ultimi anni dei RAEE, i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, generato dalla enorme quantità di acquisti elettronici effettuati e da messaggi promozionali che invitavano ad un cambio di dispositivo dopo poco tempo, con il risultato di far diventare rifiuti elettrodomestici ancora utilizzabili e funzionanti.
Nel 2020 in Italia sono state raccolte nelle isole ecologiche 365,000 tonnellate di RAEE. Un risultato sicuramente importante dal punto di vista dello smaltimento, ma che non soddisfa molto dal punto di vista del riciclo, perché solo il 40% può essere recuperato. Il restante 60% finisce nell’indifferenziato e i costi di smaltimento sono molto alti e inquinanti.
Bisogna poi considerare le emissioni per la produzione e lo smaltimento di questi apparecchi, che spesso contengono sostanze altamente inquinanti e rifiuti tossici. Pensiamo ad esempio alle resistenze dei frigoriferi o ai filtri degli impianti di climatizzazione.
È dunque fondamentale impegnarsi per garantire agli elettrodomestici una vita più lunga, attraverso una manutenzione costante e un’assistenza affidabile. Ma come scegliere l’assistenza migliore? Vediamolo con una mini-guida.
Agenzia convenzionata
Quando si acquista un nuovo elettrodomestico è importante scegliere un marchio che garantisca assistenza convenzionata facilmente raggiungibile, nella zona di residenza. Questo aspetto è molto importante perché aiuta sia nell’eventualità di dover portare in assistenza un piccolo elettrodomestico sia nella tempestività di un intervento a casa.
I grandi marchi solitamente dispongono di una lista che si può consultare in maniera rapida e che, essendo convenzionata e quindi selezionata dalla casa produttrice, dà anche maggiore garanzia sulla qualità.
Team qualificato
Un altro aspetto importante riguarda il team aziendale. Bisogna assicurarsi che sia specializzato e che offra servizi in grado di soddisfare le esigenze del cliente, come ad esempio la possibilità di interventi nel fine settimana o l’assistenza tecnica telefonica, che può essere utile per risolvere guasti di piccola entità. Si sta per avvicinare l’estate e garantirsi ad esempio un’assistenza per la riparazione di condizionatori qualificata è un vantaggio che torna utile per evitare di rimanere senza un aiuto per sopravvivere al caldo estivo.
Un team competente infine è di aiuto anche per evitare il più possibile una sostituzione, perché non avrà interesse a far cambiare l’elettrodomestico, ma a curare il cliente offrendogli la possibilità di riparare ai danni e di assicurare l’efficienza che si aspettava all’acquisto.