Tutto quello che c’è da sapere in merito alla scelta delle porte interne, preziose alleate per chi vuole privacy, ma anche un tocco di design in più a seconda della tipologia e dei materiali.
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Tipologia di porta interna
L’utilizzo di porte interne non è argomento che necessiti di tante spiegazioni, ma non è come scegliere il colore delle pareti interne: servono evidentemente per suddividere ambienti diversi in qualsiasi ambito, che siano case private, uffici o anche ambienti industriali. Pensiamo, ad esempio di ambienti industriali che devono essere suddivisi per motivi funzionali: in questi casi la legge prescrive che la suddivisione con porte interne debba avere la caratteristica di poter fungere da tagliafuoco al fine di evitare la diffusione di incendi eventuali tra i diversi ambienti; queste porte interne particolari sono chiamate “Porte REI”. Lasciamo, però, queste porte speciali per tornare alle porte interne che si trovano comunemente nelle case.
Le porte destinate agli ambienti domestici possono avere diverse fogge, possono essere lisce oppure presentare profili per dare particolari effetti estetici, possono essere vetrate, ossia con un pannello in vetro inserito sulla superficie a realizzare una trasparenza consentendo una maggiore luminosità ma vogliamo concentrare la nostra attenzione maggiormente sui materiali che vengono comunemente utilizzati per la costruzione di queste porte. La scelta della porta interna va fatta in modo che questa si possa integrare perfettamente all’arredamento esistente, se si tratta di sostituzione di porte o pensate su quello che sarà l’arredamento che progetti di mettere in caso di nuova posa.
Porte interne, materiali utilizzati
Le porte possono essere in legno, nella maggior parte dei casi nelle case, ma anche in questo caso occorre fare dei distingui; la porte possono essere realizzate in legno massello o massiccio, utilizzando per la loro costruzione la parte del tronco dell’albero, il legno più solido e resistente della piante. Naturalmente ogni albero ha le sue caratteristiche, non sono tutti uguali, così il legno che se ne ricava avrà a sua volta caratteristiche disuguali. Per portare al limite il concetto, pensiamo al legno di balsa che puoi tagliare con un comune taglierino e schiacciandolo con un dito resta il segno dell’impronta o, al contrario, il legno di quercia, particolarmente denso e solido che faticherai a tagliare anche con una buona sega. Ovviamente anche il costo della porta varia in funzione del legno utilizzato. In genere, comunque, i costruttori utilizzano diversi legni ma sempre con caratteristiche di una certa robustezza.
Le porte in legno impiallacciato sono costruite con una parte interna fatta di cartone alveolare a nido d’api che viene ricoperto con un “impiallaccio” ovvero una sottile lamina di legno pregiato ottenuta con speciali macchine che consentono questo taglio particolare. Il risultato è una porta elegante ma particolarmente leggera, comunque dotata di una certa robustezza.
Le porte in legno lamellare sono costituite da una struttura portante realizzata con listelli di legno incollati tra loro a formare un unico pannello. Questa base può essere poi rivestita in diversi modi, con un laminato plastico oppure un impiallacciatura o ancora possono essere verniciate con vernici di diverso colore dando un aspetto particolarmente lucido alla porta.
Laminato per porte ignifughe
Vogliamo ancora parlare delle porte in laminato con base in MDF; quest’ultimo materiale è fatto con fibre di legno mescolate con resine a formare pannelli robusti e indeformabili che si prestano particolarmente al rivestimento. Questo può essere costituito da pannelli di laminato plastico che può avere aspetti molto diversi, dal liscio e lucido al ruvido opaco, in ogni colore che si desideri. Questo tipo di porte interne sono particolarmente robuste e resistenti: difficile rovinarle, resistono perfettamente ai graffi, ai colpi e sono assolutamente impermeabili. Hanno solo il difetto, se lo si vuole considerare tale, di essere un po’ pesanti. Un ulteriore pregio di queste porte è di essere resistenti anche al fuoco, andando incontro, se esposte, ad una combustione lenta, rappresentando quindi anche una buona protezione degli ambienti in questi casi assolutamente negativi.