Nel corso degli ultimi tempi si sente spesso e parlare di manutenzione di impianti di ascensione, ma uno degli aspetti che tendono a essere sottolineati fin troppo poco di frequente è quello che riguarda il fatto di affidarsi solo ed esclusivamente a delle ditte che siano dotate di apposita certificazione, come Vendra Ascensori.
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Cosa dice la legge
Se si parla di manutenzione ordinaria, la normativa attualmente in vigore in Italia è molto severa e deve essere rispettata dalle tipologie di ascensori e di montacarichi che sono specificate al suo interno.
L’ultimo riferimento in ambito normativo è il Dpr n.23 del 10 gennaio del 2017, che va ad apportare una serie di modifiche al Dpr n. 162 del 30 aprile 1999, che non faceva altro che recepire i dettami che erano contenuti all’interno dell’importante Direttiva CE 95/16.
Questa nuova normativa, che integra tutte quelle novità richiesta da parte della Direttiva CE 33/2014, deve essere applicata non solamente a tutti quegli ascensori che si trovano in utilizzo permanente sia all’interno di stabili condominiali che privati, ma anche a tutti quegli impianti di sollevamento che si muovono in spazi di percorso ben precisi.
La manutenzione ordinaria
Una delle principali differenze da comprendere in relazione alla manutenzione degli ascensori è quella tra verifiche ordinarie e verifiche straordinarie. Capire tale distinzione è fondamentale per poter comprendere meglio quale sia l’intervento di manutenzione più adatto da svolgere e quando e con che modalità portarlo a termine.
Tutti coloro che prendono il via con un’attività di restauro, spesso e volentieri, non hanno le idee chiare su quali siano le principali differenze tra le due tipologie. Il discorso è praticamente lo stesso anche per un amministratore di condominio, che ha in gestione anche la tenuta degli ascensori che sono presenti all’interno della struttura condominiale.
Si parla di manutenzione ordinaria in riferimento a tutta quella serie di attività periodiche che servono a raggiungere e garantire la massima efficienza e sicura dell’impianto stesso. Se dovesse essere importante portare a termine altri interventi più urgenti e di maggiore spessore, come nel caso dell’allargamento delle dimensioni della cabina piuttosto che in riferimento alla sostituzione degli interni, ecco che si dovrà parlare di manutenzione straordinaria e non ordinaria.
In effetti, la manutenzione ordinaria va a comprendere tutti quei controlli che hanno carattere periodico e che hanno come obiettivo principale quello di verificare che ogni componente che è presente all’interno dell’impianto funzioni in modo corretto e non sia soggetta a problemi legati all’usura.
Durante l’operazione di controllo, in alcune occasioni, si potrebbe rendere necessario portare a termine anche delle riparazioni di guasti di ridotta entità. Ad ogni modo, non solo la pulizia, ma anche la lubrificazione e il controllo che tutte le componenti dell’ascensore funzionino in modo corretto.
Le operazioni di controllo e verifica vanno a focalizzarsi in modo particolare su quelle parti che sono più soggette all’usura, come ad esempio le funi piuttosto che i vari sistemi di sicurezza che sono stati installati all’interno dell’’impianto. Gli interventi di manutenzione ordinaria devono essere effettuati con una cadenza pari a sei mesi, in base a quanto è stato previsto da parte della legge che è attualmente in vigore, ma ovviamente nulla vieta di poterla eseguire anche con una maggiore frequenza.
La manutenzione straordinaria
Si tratta di un intervento che ha delle basi e delle modalità completamente differenti. Infatti, non sono previsti degli interventi periodici, ma è certamente tutto legato alle esigenze di ogni singolo impianto, così come di chi lo utilizza. In generale, sono operazioni che devono essere effettuate con estrema urgenza, in cui ci sono dei guasti che non possono essere risolti se non con l’intervento di un tecnico specializzato.