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Come rendere più sicura la tua casa dopo un furto

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casa sicura
Le vicende di cronaca che riguardano i furti in casa sono all’ordine del giorno. E che, al contrario di quanto si potrebbe credere, non riguardano solo le grandi città, ma sempre più spesso anche i piccoli centri. E allora cosa fare dopo un furto in casa e come proteggersi da queste spiacevoli esperienze?

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Conoscere per proteggersi dai furti in casa

Tentare di proteggersi comincia col comprendere le logiche che soggiacciono ad un furto. Il quale, lungi dall’essere un atto immediato e improvviso, è invece frutto di lunga meditazione e preparazione. Ecco gli indizi che vengono valutati nel corso delle settimane da furfanti che hanno preso di mira un’abitazione per saccheggiarla: – abbondanza di lettere, riviste e volantini nella buca della posta – persiane chiuse – luci spente per più giorni consecutivi – notizie incautamente condivise sui social – presenza di telecamere e/o sirene e simili sui balconi (deterrente) – visibilità della casa dalla strada (deterrente) – presenza di un cane (deterrente) – condizioni nelle quali si presenta l’eventuale giardino – etc. E queste sono invece alcune delle tecniche maggiormente utilizzate dai ladri per entrare in casa dalla porta di ingresso (che è l’accesso privilegiato): – l’impiego delle chiavi Bulgare, speciali grimaldelli in grado di adattarsi alla perfezione a qualsiasi tipo di serratura, dato che riescono a ricostruire il profilo delle chiavi per serrature a doppia mappa – la tecnica del lock-picking, che si serve di semplici graffette metalliche – il key-bumping, che permette di agire direttamente sul cilindro della serratura mediante l’impiego di un martello – l’apertura con lastra: presuppone che la porta non sia stata chiusa a chiave, e prevede l’impiego di una tessera di plastica rigida, tipo bancomat, strisciata nella fessura tra porta e stipite a livello della scocca – l’uso della calamita: consente ai ladri di far girare la chiave lasciata dentro la serratura, oppure di farla cadere a terra – la tecnica del forellino (più invasiva e difficilmente realizzabile): dopo aver bucato l’infisso all’altezza della maniglia, gli scassinatori inseriscono un sottile cilindretto metallico con cui sono in grado di agire sulla serratura, sbloccando il meccanismo d’apertura.

Come rendere più sicura la propria casa

Nel caso in cui vi accorgeste di un tentativo di effrazione è assolutamente necessario correre ai ripari. Ecco i dettagli da analizzare: • eventuali rotture/scheggiature della zona intorno alla serratura, indici di un tentativo attuato con piede di porco o cunei • la presenza di un piccolo foro a livello della serratura • segni nell’area perimetrale della porta, in prossimità di stipiti e cerniere, usati come perno per lo scassinamento. • deformazioni localizzate nel punto d’inserimento della chiave, indicative di un tentativo di effrazione con il grimaldello bulgaro. Ma dopo aver colto questi inequivocabili segni, come si fa ad evitare che i ladri possano introdursi in casa (o almeno a provarci)? Sicuramente accorgimenti esistono: • illuminare gli esterni, perché l’oscurità facilita • ritirare regolarmente le posta • annaffiare le piante e mantenere il giardino curato • prendere un cane da guardia (o più di uno) • lasciare accesa luce, televisione o radio anche quando ci si allontana per un w.e. Purtroppo però ciò non basta. Il massimo della sicurezza domestica resta sempre il connubio tra sistemi di sicurezza passiva -grate e inferriate alle finestre, porte blindate e infissi corazzati- e sistemi attivi -un antifurto perimetrale che protegga tutto l’esterno, un sistema di videosorveglianza privata e degli impianti antintrusione filare (impianti radio totalmente wireless con trasmissioni criptate).

Prevenire è meglio che subire un’effrazione in casa

Cerchiamo però di agire per tempo. Perché subire una rapina in casa è un’esperienza devastante. Lo shock iniziale si trasforma presto in rabbia, paura, ma anche in impotenza e senso di panico che non di rado impediscono di dormire di notte. E col tempo questo coacervo di sentimenti, che gli esperti definiscono come un vero e proprio disturbo da stress post-traumatico, può sfociare in una tristezza latente. In una sensazione di vulnerabilità che fa vacillare il nostro naturale benessere. In uno stato depressivo. Il punto di partenza per la risalita è abbandonare quanto prima la posizione di vittima. Non solo denunciando. Non solo parlando con parenti e amici. Ma anche rendendo la casa più sicura, con antifurto e serramenti di sicurezza montati da aziende del settore come quelle che trovi da Cancelli & Grate.