Il divano è il re dell’ambiente living. Quando lo si nomina, è il caso di ricordare che, in virtù dei cambiamenti sociali che richiedono una maggior flessibilità quotidiana, è sempre più orientato a una caratteristica specifica: il fatto di essere componibili.
Nel corso degli anni, i designer si sono soffermati sulle sue peculiarità, mettendolo al centro della propria produzione creativa. Nelle prossime righe, abbiamo parlato delle principali alternative da considerare quando si parla di divani componibili di design.
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Divani componibili di Lago
Quando si parla di divani componibili iconici, è impossibile non chiamare in causa i prodotti di Lago. Questo brand, permette di apprezzare diverse alternative interessanti per quanto riguarda i divani componibili. Tra queste è possibile citare il modello AIR, che si contraddistingue per linee leggere ed essenziali perfette per un arredamento moderno.
Strips di Cini Boeri
Facciamo un salto indietro nel tempo alla scoperta di un vero e proprio pezzo iconico di design. Questo divano componibile, frutto della fantasia della designer Cini Boeri (all’anagrafe Maria Cristina Mariani Dameno), è un sistema modulare che, come disse la sua creatrice nel lontano 1972, è costituito da “fagotti morbidi”. Su questi ultimi, come ricordato sempre da Cini Boeri (allieva del grandissimo Gio Ponti), è possibile “arrangiarsi” e “infilarsi”.
L’innovazione per i tempi in cui il pezzo è uscito è stata dirompente: per la prima volta, Cini Boeri ha infatti proposto, per la prima volta su larga scala, una struttura morbida caratterizzata dall’utilizzo di schiuma.
Il suo intento creativo iniziale era quello di riuscire ad avvicinarsi il più possibile alla parvenza fisica dei cuscini. Quando si parla di Strips, si chiama in causa un elemento d’arredo che ha fatto la storia. Rivisitato da numerosi designer nel corso degli anni, questo sistema di divani componibili è stato premiato con il prestigioso riconoscimento del Compasso d’Oro nel lontano 1979.
Entrando nel vivo delle sue caratteristiche ricordiamo che, proprio per riprendere le peculiarità visive dei cuscini, è rivestito con una trapunta. Per essere precisi, bisognerebbe dire che si tratta di un sistema di letti e divani. Ovviamente, si tratta di un’alternativa perfetta per gli spazi ampi e commercializzata dal brand Arflex.
Divani di FeelDesign
Quando si parla dei divani componibili più apprezzati del momento, è impossibile non fare un riferimento, anche veloce, alle proposte di FeelDesign. Questo brand, nato nel 2013 nel cuore di Firenze ed ennesima dimostrazione di quanto le energie creative dei giovani possano fare grandi cose, permette agli utenti di scegliere tra diversi divani componibili di ottima qualità.
Giusto per fare un esempio, ricordiamo modelli come Astoria, divano componibile a tre sedute dalle linee leggermente morbide e dalle dimensioni senza dubbio importanti, motivo per cui può essere scelto senza problemi per salotti di grandi dimensioni, dove si ‘costruisce’ l’arredamento proprio attorno al divano.
Proseguendo con l’elenco dei modelli da chiamare in causa quando si parla di divani componibili di FeelDesign, citiamo Pedrali Host 200. Questo sistema di sedute modulari, che ha alle spalle la sapienza di un’azienda di arredamento italiano fondata alla metà degli anni ‘60, si contraddistingue per un contrasto senza dubbio pregevole tra la leggerezza del sostengo e le forme squadrate della seduta vera e propria.
Come sopra ricordato, l’abitare contemporaneo è all’insegna della flessibilità e del comfort anche quando si vive da soli. Per questo è utile fare riferimento a divani componibili di design come Pedrali Host 201. In questo caso, si tratta di una seduta modulare singola composta da elementi che possono essere accostati in maniera diversa e realizzati in schiumato poliuretanico.