La legna da ardere non è tutta uguale, così come il pellet: ecco dei consigli su come orientare la scelta e far durare nel tempo il proprio impianto di riscaldamento.
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Tipologia di stufa e caminetto a legna
In una casa la presenza di un caminetto o di una stufa a legna non consente solo di scaldarsi ma è anche una presenza che costituisce un elemento decorativo oltre all’utilità. Per far funzionare caminetto o stufa a legna occorre la materia prima combustibile, la legna da ardere che non è tutta uguale, occorre sapere come sceglierla per ottenere il miglior risultato. Non c’è dubbio che una stufa a legna arreda, soprattutto quelle studiate appositamente per avere questa seconda utilità oltre alla funzione di riscaldare l’ambiente. Ci sono stupende stufe a legna in maiolica, di grande effetto decorativo e poi le stufe a legna costruite con un particolare occhio al ddesign, in ferro o ghisa ma con fregi e stile particolari che conferiscono all’ambiente un particolare stile, un carattere. Anche di caminetti ce ne sono davvero in diversi stili e con diversi materiali, dal legno al marmo, mattoni a vista ed altro. La richiesta di legna da ardere ha visto in questi ultimi anni un significativo aumento, forse anche per il costo piuttosto contenuto che risulta concorrenziale rispetto ai carburanti classici quali il gas e il gasolio.
Facile trovare in commercio legna da ardere e, per quantità significative, anche con il costo del trasporto compreso nel prezzo di vendita, se la si trova nei paraggi. Tuttavia la legna ha caratteristiche diverse a seconda dell’albero da cui deriva. Spesso, particolarmente nelle Regioni in cui la coltivazione è particolarmente sviluppata, spesso si trova legna di ulivo, ottima ma dalla combustione parecchio lenta e molto pesante, il che incide sul prezzo che solitamente si calcola a quintale. Esiste poi un discorso ecologista: il consumo di legna significa abbattimento di alberi, per cui sarebbe opportuno che alla produzione di legna da ardere si accompagnasse una politica di rispetto ambientale e di rimboschimento per non andare ad incidere negativamente sia sulla qualità dell’aria che le piante aiutano a filtrare e purificare, sia rispetto all’equilibrio idrogeologico che, se alterato, aumenta il rischio di frane e valanghe distruttive che spesso vediamo nelle cronache.
Come scegliere la legna da ardere
A meno che tu non abbia la possibilità di tagliare la legna a tuo piacimento, prima di acquistarla devi verificare la dimensione massima in modo che possa essere collocata nella stufa: sarebbe antipatico avere la legna e non poterla usare perché troppo lunga o grossa. In genere la legna da stufa arriva al massimo a 30/40 Cm, un po’ di più quella per il caminetto, fino a mezzo metro. Una volta verificato questo parliamo della qualità della legna che non deve essere troppo fresca perché brucerebbe male generando troppo fumo e anche non darebbe il calore desiderato. Dunque scegli legna asciutta e ben stagionata. Per capire se la legna è ben secca o contiene più umidità, prova a battere tra loro due pezzi di legna, se è secca il suono deve risultare vibrante, se l’operazione genera un suono sordo, significa che è presente una certa quantità di umidità. Soppesare la legna può essere un modo ma dato che diverse varietà di legna hanno pesi anche sensibilmente diversi, questa prova è indicativa solo se sei abbastanza esperto da saper valutare il peso delle diverse varietà. Un modo è anche quello di saper osservare: crepe nel ciocco indicano che la legna è secca, come anche l’eventuale muschio sulla corteccia si stacca facilmente su legna secca, con difficoltà su quella umida.
Legname consigliato per stufa o caminetto
Le varietà di legna maggiormente presenti in commercio sono quella di conifere che hanno la proprietà di fornire un elevato potere calorico ma basso residuo di braci, quindi un calore più immediato ma meno duraturo mentre Quercia, Castagno e robinia sono quelle più usate. La Robinia produce una fiamma poco intensa ma durevole nel tempo, per cui è preferibile usarla alla sera, per avere al mattino ancora una temperatura gradevole e la presenza di braci che facilita la riaccensione, il Castagno brucia vivacemente e ha una buona durata di combustione mentre, in ultimo, il legno di Quercia essendo molto duro e compatto brucia lentamente ed è perfetto per mantenere il calore una volta ben accesa la stufa e portata in temperatura.