La plastica è un materiale dalle eccezionali proprietà che la rende adeguata alla costruzione di una varietà infinita di oggetti utilizzati in ogni ambito, dagli oggetti di uso quotidiano fino alla tecnologia aerospaziale ma oggi sta ponendo problemi enormi per l’ambiente e per la salute degli organismi viventi, anche per l’uomo, entrando in modo subdolo persino nell’alimentazione umana.
Contenuti articolo
L’origine della plastica
Nei primi anni ’60 un giovane Gino Bramieri pubblicizzava prodotti a base di “Moplen“, una plastica particolarmente resistente prodotta, allora, dalla Montedison con lo slogan “ma signora badi bene che si tratti di Moplen”.
La plastica era ancora agli albori della sua invasione di ogni ambito e delle nostre case. Dopo oltre 50 anni, quasi 60 ormai, la plastica ha sovvertito gli stili di vita, è sempre il simbolo della modernità, è un materiale indispensabile nella nostra vita quotidiana.
L’uso smodato della plastica sta provocando gravi problemi e occorre oggi ripensare il suo utilizzo, sostituendolo in ogni modo possibile con altri materiali che non siano così dannosi.
Quali danni dalla Plastica
La Plastica ha come caratteristica fondamentale di essere praticamente indistruttibile, anche quando si degrada, perde le sue caratteristiche morfologiche ma resta sempre sotto forma di micro plastica che si disperde nei fiumi, nei mari, fino anche a filtrare nelle falde acquifere.
Le micro plastiche vengono ingerite dagli animali acquatici nei mari, persino in quello artico, causando loro danni organici e finendo poi con la catena alimentare nell’organismo umano.
Nel nostro organismo queste plastiche sono in grado di contribuire allo sviluppo di gravi malattie quali i tumori. Da qui l’urgenza di provvedere da subito alla riduzione nell’utilizzo di questo materiale, tanto importante quanto gravemente dannoso.
Come ridurre la plastica in casa
Eliminare la plastica in casa è pura utopia ma molto si può fare per ridurla. Molti designer che hanno fatto largo uso della plastica in anni passati hanno capito quale danno questo comporti e stanno tornando sui loro passi, creando mobili, oggetti, accessori per la casa in altri materiali.
Per contro anche ‘Unione Europea e il nostro Governo stanno imboccando la strada di normative più strette verso la plastica che più frequentemente finisce nei corsi d’acqua e poi nei mari.
Posate e piatti monouso saranno presto banditi dalla vendita e anche i micidiali bastoncini per le orecchie non potranno più essere costituiti da plastica. L’Italia ha anticipato le date previste dall’UE e dopo lo smaltimento delle scorte già nel nostro Paese questi oggetti non potranno più essere venduti.
Grande attenzione anche verso l’uso delle bottiglie in plastica che sono un vero scempio per la natura. Entra in gioco anche la coscienza delle persone: invece di abbandonare ovunque le bottiglie vuote queste dovrebbero essere raccolte e conferite nella differenziata per dare vita ad altri oggetti, essere riciclata invece di inquinare l’ambiente.
Qual è l’impegno di tante aziende
Molte aziende hanno avviato dei programmi di riciclo della plastica per la produzione di oggetti che a partire dalla plastica di scarto possono andare a occupare funzioni nelle case e nella vita di tutti i giorni.
Con le bottiglie di plastica si costruiscono oggetti di arredamento o di varia utilità come valigie, scarpe da ginnastica, vasi, moquette eccetera. Si tenta, così, di ridurre lo spaventoso numero pari a 8 milioni di Tonnellate di bottiglie di plastica che ogni anno in tutto il mondo vanno ad inquinare fiumi, laghi, mari e degradandosi finiscono nello stomaco di pesci che poi metti nel piatto dei tuoi figli.
La tutela dell’ambiente parte da ciascuno di noi, dai nostri comportamenti dalle scelte che quotidianamente compiamo nelle nostre case e dall’educazione che diamo ai nostri figli, per consegnare loro e ai figli dei figli un mondo migliore, più sano.