Cosa è il Design? Il Design, termine molto di moda oggi, ha un’accezione estremamente ampia, spaziando dall’architettura all’arredamento, fino anche alle linee delle carrozzerie automobilistiche e ai suppellettili nelle nostre case, fino anche alla progettazione di oggetti artistici. Si può ricomprendere nel termine Design tutto ciò che ha a che fare con l’inventiva estetica, tutto ciò che l’occhio può apprezzare in termini di forme e materiali. Non è facile parlare di design e tanto meno capirlo se non ci si approccia attraverso una visione di insieme che deve in qualche modo comunicare un’emozione, un’armonia complessiva. Nei testi di Architettura si trovano pagine e pagine relativamente al concetto di Design e altrettanto nei testi sull’arte ma si può anche interpretare il Design attraverso diverse chiavi di lettura.
Il design si trova in tutte le case e nelle tasche di chiunque, ormai. I mobili non sono fatti a caso, così come viene ma vengono studiati, progettati e disegnati con estrema attenzione a tavolino, per dare nel contempo una precisa immagine estetica ed unendo a questa anche il massimo di funzionalità. Per questo esistono mobili minimalisti in cui si punta tutto sulla massima funzionalità e dando il minimo di rilievo ai materiali ed alle forme, pur presenti ed altri in cui la funzionalità esiste ma il massimo risalto lo si dà alle forme, come ad esempio nello stile barocco. Se metti a confronto un mobile in stile barocco ed un altro, per esempio dell’Ikea, la differenza risalta anche ad una occhiata superficiale eppure dietro ad entrambi esiste un approfondito studio relativamente all’obiettivo che si intende raggiungere: in un caso l’estetica, l’armonia delle forme è portata ad alti livelli, nell’altro predomina la praticità, la funzionalità limitando all’essenziale le forme che pure risultano piacevoli per chi ricerca questo stile.
Il Design secondo Andrea Branzi
Andrea Branzi nel suo libro “Capire il Design”, fornisce una chiave di lettura che non si trova in tanti altri testi che basano tutto sullo studio dei diversi stili, sulla descrizione dei singoli stili di Design ma non danno una lettura complessiva, soprattutto non calata nel contesto più generale. Branzi propone di conoscere e comprendere il Design adottando uno sguardo di insieme: un mobile in un particolare stile può essere magnifico se visto isolatamente ma se inserito in un contesto di stile completamente diverso perde tutto il suo fascino e può addirittura risultare sgradevole. Il Design, quindi, deve provvedere a creare intorno all’oggetto una linea coerente che parli anche della società e della storia culturale nella quale è inserito: se questo è valido per un’ambientazione di arredo, lo è anche e ancora di più per l’architettura.
Una costruzione di un certo Design può integrarsi perfettamente nell’ambito sociale e culturale di un popolo, non si adatterà affatto, risultando discutibile e sgradevole in un contesto sociale diverso. Se vuoi un esempio, un grattacielo tutto acciaio e vetro si inserisce in maniera perfetta in una grande città come New York ma se lo stesso lo costruisci a ridosso di una meravigliosa spiaggia Thailandese diventerà semplicemente un mostro che merita l’abbattimento. Questo esempio estremo dimostra come il Design debba tenere conto dell’ambiente complessivo, dalla storia e della cultura del luogo, dei materiali tradizionalmente utilizzati. Si possono creare oggetti, realizzazione di grande design in ogni contesto ma sempre e comunque rispettandone le caratteristiche proprie. Il libro di Andrea Branzi ti fornisce chiavi di lettura inedite per comprendere il Design, la sua storia a partire dalle origini fino ai giorni d’oggi ma ne parla come fosse un avvincente romanza da leggere con passione. Perché, quindi, non ti fai prendere da questo avvincente libro “Capire il Design”?