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Quattro maniere per vivere in una casa più green: ridurre la propria impronta ecologica per una vita più sostenibile

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Raccolta differenziata, spazzolini e posate in bambù, cosmetici solidi, energie alternative, capi di vestiario di seconda mano: queste sono solo alcune delle modalità con cui, negli ultimi anni, ha preso il via una transizione verso una maggiore eco-consapevolezza: in altre parole,  sempre più persone desiderano migliorare la propria eco-sostenibilità riducendo il proprio impatto ecologico.

D’altra parte che questo sia ormai necessario non è più un segreto.

Da un rapporto dell’OMS del 2016 appare infatti evidente che l’inquinamento dell’aria outdoor e indoor interessa tutte le zone del pianeta, da quelle più ricche e agiate a quelle povere, ed impatta sulla salute delle popolazioni, senza alcuna distinzione tra gruppi di età, genere e condizione socioeconomica.

Per questo adottare comportamenti idonei a proteggerci dai livelli di esposizione all’inquinamento più elevati e dannosi per la salute è diventato necessario, e passa anche da come decidiamo di gestire la nostra realtà domestica.

Ecco quindi qualche spunto per ridurre la nostra impronta ambientale stando comodamente seduti sul divano di casa.

1 – Usare pitture ecologiche per la verniciatura dei muri domestici

Un buon modo per iniziare nel campo della bioedilizia è utilizzare solo vernici ecologiche per dipingere le pareti di casa.

Perché una pittura NON vale l’altra!

Gli appartamenti pullulano di composti chimici quali idrocarburi (alifatici, alogenati, aromatici), aldeidi, alcoli, chetoni.

Tra i più diffusi a livello residenziale troviamo il Toluene, il Limonene (presente in pitture, colle, detersivi) ma soprattutto la formaldeide, che rilascia sostanze nocive per anni.

Nocive in quanto possono causare, a seconda della concentrazione, non poche ripercussioni sulla salute, che vanno dal disagio sensoriale fino a gravi effetti a carico di numerosi organi o apparati, in particolare del sistema nervoso centrale.

Addirittura il benzene può provocare tumori nell’uomo, mentre tetracloruro di carbonio, cloroformio e altri, possono portare alle medesime conseguenze negli animali.

Per questo motivo scegliere pitture naturali ed ecologiche è quanto mai saggio.

Questi prodotti, privi di sostanze chimiche e realizzati con oli, cere e resine, permettono di rinnovare gli ambienti domestici in modo sostenibile.

Tra i vantaggi annoveriamo che:

  • sono realizzate con prodotti naturali e con un processo di lavorazione a basso impatto ambientale (le emissioni di CO2 in fase di produzione, non essendo necessarie lavorazioni chimiche o lunghi processi industriali, sono abbattute)
  • sono traspiranti e hanno un’azione antimuffa
  • sono ideali per persone allergiche
  • emanano un profumo decisamente più gradevole rispetto ai prodotti sintetici
  • hanno un’ottima durata
  • sono semplici da mantenere
  • consentono di ottenere gli stessi risultati di una pittura tradizionale
  • sono facilmente reperibili e sempre più diffuse.

Insomma, il loro costo leggermente più alto rispetto ai prodotti chimici è ben ripagato da tutti questi benefici.

2- Installare un impianto di depurazione dell’acqua

Per vivere in una casa più green non si può non considerare il problema dell’acqua, che rappresenta un secondo punto fondamentale e non trascurabile.

Pur trattandosi di una risorsa essenziale per la vita dell’uomo, anche in ambito economico se vogliamo dirla tutta, le risorse idriche risultano mal gestite, poiché ne viene data per scontata l’ (irreale) inesauribilità.

Talvolta gli sprechi sono imputabili alla cattiva gestione governativa delle reti idriche, si pensi che in Italia si registrano spesso perdite superiori al 50% e la manutenzione risulta ancora, imperdonabilmente, troppo scarsa.

Altrettanto spesso però la responsabilità è delle abitudini scorrette, purtroppo molto diffuse.

Ecco perché, in ambito domestico, una scelta utile e saggia si rivela essere l’installazione di un impianto di depurazione dell’acqua.

Attualmente i modelli disponibili, al contrario di quelli del passato, NON necessitano di lavori idraulici e di muratura importanti, né di spazi consistenti per l’installazione, a prescindere dalla tipologia (a osmosi o frigogasatori).

Questo perché le dimensioni sono ormai contenute, tali da rendere questi depuratori collocabili sotto un normale lavello di cucina o addirittura, come alcuni modelli, al di sotto della zoccolatura: una soluzione completamente “invisibile”.

Inoltre, non è più necessario forare il lavello, in quanto basta sostituire il miscelatore con un nuovo modello, integrato nell’impianto di depurazione.

Questa semplicità permette di godere appieno di tutti i vantaggi di questa soluzione:

  • ottenere acqua pulita, microfiltrata, sempre disponibile
  • rinunciare alle bottiglie di plastica, investendo sulla propria salute e sicurezza, ma anche sul benessere del pianeta
  • risparmiare in termini di costi e di riduzione di sostanze di imballaggio
  • sollevarsi dalle difficoltà di trasporto.

3 – Scegliere di installare infissi a ridotto impatto ambientale

Ecco il terzo passo verso una casa più sostenibile, il cosiddetto arredamento ecologico.

Ma quando i serramenti possono definirsi ecologici?

Quando rispettano questi requisiti:

  • La loro produzione determina un basso impatto ambientale:

è molto importante che il processo di produzione sia caratterizzato da basse emissioni di CO2, meglio se già parte di un sistema che si muove nell’ottica di una progressiva decarbonizzazione e che predilige altre forme di energie rinnovabili;

  • assenza di sostanze nocive nelle materie prime adoperate, siano esse PVC, alluminio, legno:

metalli pesanti e altri COV (Composti Organici Volatili) rappresentano un rischio notevole per la salute, dell’uomo e dell’ambiente, e di conseguenza è già a partire dalla materia prima, che verrà poi lavorata e modellata, che la qualità deve essere eccelsa;  un serramento a ridotto impatto ambientale è corredato di certificato attestante l’assenza completa di composti a base di carbonio.

Ad esempio, negli infissi in alluminio, anche la verniciatura deve essere esente da componenti dannose.

  • impiego di materiali riciclabili:

questo nell’ottica di una virtuosa economia circolare: una volta terminata la vita utile dell’infisso, i suoi materiali possono essere smontati, riciclati, trasformandoli ad esempio in contenitori alimentari, e fatti rientrare nel ciclo del commercio, rispettando una visione ecologica e sostenibile

  • adozione di vetrocamere efficienti:

i vetri rappresentano una parte sostanziale e fondamentale dei serramenti, capaci di migliorare l’isolamento termico e acustico, nonché offrire maggiore sicurezza se antieffrazione o antinfortunistici.

Anche in questo caso bisogna valutare:

1) l’assenza di elementi dannosi: nello specifico, i vetri devono essere privi di piombo

2) la capacità termica e isolante, che si traduce in abbassamento dei consumi di riscaldamento e raffrescamento, dunque risparmio economico, ma anche in una riduzione di CO2

3) la risposta ad esigenze climatiche specifiche.

I giusti infissi possono quindi contribuire a migliorare l’efficienza energetica complessiva dell’edificio, permettendo di disperdere meno energia, inquinare meno e contemporaneamente risparmiare in bolletta

4 – Scegliere di installare impianti ad energia alternativa 

Le energie rinnovabili sono così preziose perché ricavate da risorse naturali e inesauribili, come

  • L’energia solare:

il fotovoltaico consente di produrre energia trasformando le radiazioni solari in elettricità in maniera diretta e senza necessità di combustibili.

Gli impianti si distinguono poi tra individuali, che sono dotati di batterie per garantire l’autosufficienza anche nelle ore notturne, e collegati alla rete elettrica nazionale, che sono privi di batterie perché è la rete stessa che gestisce eventuali ammanchi, sopperendovi, o surplus, immettendoli in rete e contabilizzandoli.

Un impianto fotovoltaico è costituito da:

  • un generatore, il cui singolo elemento è la cella
  • un inverter, deputato al controllo della potenza
  • un sistema di monitoraggio dell’impianto
  • un sistema di accumulo dell’energia

Gli impianti solari termici si caratterizzano per un quid aggiuntivo: producono acqua calda sfruttando l’energia del sole. I due elementi essenziali di un impianto di questo tipo sono quindi i pannelli ed il serbatoio di accumulo dell’acqua

  • L’energia eolica:

le pale degli impianti eolici vengono spinte dal vento, producendo energia che tramite aerogeneratori diviene elettricità. Si tratta generalmente di impianti di dimensioni notevoli, mentre per abitazioni ed edifici si ricorre al minieolico, con potenze da 1 a 20 kW, che possono essere allacciati alla rete elettrica usufruendo dello scambio di energia.

  • L’energia geotermica:

Si tratta di un impianto la cui realizzazione è solitamente appannaggio di proprietà singole, piuttosto che di condomini, ed è composto da:

  • sonde geotermiche: tubi sotterranei che assorbono il calore del sottosuolo
  • pompa di calore: un generatore che converte il calore estratto in energia sfruttabile dall’impianto di distribuzione
  • impianto di distribuzione: è il normale riscaldamento delle abitazioni. In abbinamento all’energia geotermica sono consigliabili, ad esempio, i pannelli radianti, che funzionano a bassa temperatura -35°, piuttosto che i normali termosifoni, che utilizzano acqua ad alta temperatura -60/70°
  • L’energia idroelettrica:

a livello nazionale produce oltre il 40% delle energie rinnovabili necessarie al Paese. Sfrutta l’energia cinetica, prodotta dell’acqua in caduta o in movimento, trasformandola in energia elettrica per mezzo di impianti ad hoc costituiti da turbine e alternatore

  • Le energie da biomasse o bioenergie:

le biomasse comprendono tutte quelle sostanze di origine biologica, vegetale o animale, non fossilizzate, che vengono adoperate come combustibili per la produzione di energia termica.

Tra queste, la legna ecologica, il pellet, il cippato di legna, i trucioli..

Con questi materiali vengono alimentati caminetti, stufe, e simili, adoperati per il riscaldamento dell’aria, o in aggiunta, per la produzione di acqua calda sanitaria.Tra tutte queste soluzioni, le più facilmente realizzabili a livello domestico sono senza dubbio la prima e l’ultima; inoltre l’energia solare è considerata una delle soluzioni migliori per i suoi innumerevoli vantaggi.

Per permetterne un uso sempre più diffuso e semplificato, oltre ai classici pannelli fotovoltaici sono state elaborate anche le tegole fotovoltaiche e il pavimento fotovoltaico.

Le prime sono speciali tegole caratterizzate dal medesimo funzionamento di un impianto classico; rivestite da celle solari, assorbono i raggi solari e li trasformano in energia elettrica.

I mini-pannelli sono collegati tra loro in serie, grazie ad appositi cavi che conducono l’energia a un inverter perché la si possa utilizzare.

Possono coprire un’intera superficie del tetto o solo porzioni, a seconda delle necessità.

Tra i vantaggi:

  • maggiore gradevolezza estetica dei pannelli fotovoltaici
  • soluzione ottimale in caso di vincoli paesaggistici
  • migliore adattabilità a qualsiasi tipo di inclinazione del tetto, dai 5 ai 60°
  • impermeabilità
  • riciclabilità
  • facilità di rimozione: in caso di rottura di un elemento non è necessario disfare tutta la fila, ma è sufficiente rimuovere la singola unità e sostituirla
  • estrema resistenza

Il pavimento fotovoltaico invece è costituito da pannelli rivestiti da uno strato sottile di vetro laminato integrato su gres porcellanato.

Oltre ai tradizionali vantaggi legati alla possibilità di ottenere energia elettrica sfruttando l’irraggiamento solare, l’utilizzo di questi pavimenti permette di:

  • mantenere accessibile il tetto, il terrazzo, il balcone o qualsiasi altra superficie sulla quale vengono installati, a differenza dei pannelli tradizionali che ingombrano una porzione notevole di spazio
  • risolvere le restrizioni dei vincoli paesaggistici e urbanistici , non incidendo sull’estetica dell’edificio
  • scegliere diverse versioni nelle finiture e nel colore

Tutte queste fonti di energia rinnovabili permettono di migliorare l’efficienza energetica di casa riducendo al contempo l’uso di fonti combustibili, e seppure il prezzo iniziale per l’installazione di impianti ad energia alternativa potrebbe rivelarsi leggermente più alto di altre soluzioni, si può contare su un risparmio sul lungo periodo.

Conclusione

Vivere in una casa più green significa essere disposti a fare degli investimenti di natura economica, che però hanno diverse forme di “ritorno”.

Innanzitutto sul benessere delle persone che la vivono, in secondo luogo su quello dell’ambiente nel quale noi tutti viviamo.

E infine, di natura squisitamente economica.

Una casa con determinati accorgimenti, ad esempio con infissi ecologici di ultima generazione, avrà un maggior valore sul mercato immobiliare.

Per di più, si tratta di innovazioni che ripagano in termini di esborsi per l’energia, con un abbassamento significativo dei costi delle utenze.

Oltre agli investimenti, perché una casa sia “ecologica” è necessario ricorrere a dei professionisti.

Solo loro, in virtù dell’esperienza, possono suggerire le soluzioni più adatte sia che si tratti di infissi, di modalità di riscaldamento e raffrescamento dell’abitazione, o altro.

Quotalo può aiutare a trovare l’esperto ad hoc in tutti i settori citati, consentendo, un passo dopo l’altro, di aiutare nella realizzazione di una dimora a basso impatto ambientale approfittando contemporaneamente, dove possibile, degli incentivi statali per la rivalutazione economica.