Quella dell’arredatore – o interior designer, per utilizzare il corrispettivo in lingua inglese – è sempre stata una figura di rilievo, soprattutto nel ristretto ambito dell’alta società, dove l’ostentazione del lusso era un requisito basilare per l’approvazione dei pari.
È solo a partire dal ventesimo secolo – specialmente negli ultimi decenni – che gli arredatori hanno potuto ampliare la propria clientela, collaborando tanto con aziende, hotel, negozi e brand, quanto anche con un pubblico appartenente alla classe media.
Oggi, dunque, come affacciarsi alla professione di arredatore, con l’obiettivo di costruire una carriera di successo? Scopriamo subito cinque consigli degli esperti del settore!
#1 Conoscere i trend del momento
In primo luogo, un bravo interior designer deve assolutamente conoscere le novità e i trend del momento. Proprio come accade per l’abbigliamento, infatti, anche il mondo dell’arredamento segue le tendenze dettate dai marchi più popolari e, soprattutto ai giorni nostri, dalle celebrità della TV, del cinema, dello sport e dei social network.
#2 Approfondire tutti gli stili
Come sappiamo, esistono innumerevoli stili di arredamento: classico, minimalista, industriale, country, etnico e via di seguito. Per affinare le proprie doti estetiche, pertanto, è necessario dapprima uno studio approfondito su ciascuno di essi e, solo più avanti, si potrà azzardare con abbinamenti particolari e variazioni sul tema.
#3 Approfittare dei social network
I social network – e in generale la Rete – costituiscono una straordinaria opportunità per tanti professionisti. Da un lato, infatti, essi consentono di raggiungere un pubblico sconfinato con un investimento economico irrisorio, se non addirittura gratis. Dall’altro lato, sono una finestra sul mondo e, quindi, sulle nuove tendenze in fatto di arredamento.
#4 Mantenere prezzi accessibili
Un requisito fondamentale per affermarsi rapidamente sul mercato? Mantenere prezzi accessibili al pubblico o, meglio ancora, leggermente più bassi rispetto alla media.
A tal proposito, è utile valutare con cura la scelta del regime fiscale: chi adotta il forfettario, ad esempio, opera in franchigia IVA e, quindi, le sue tariffe si riducono del 22% (senza che ciò interferisca con i guadagni). Pertanto, al momento di aprire Partita IVA, è bene confrontarsi con un consulente di fiducia sulle questioni principali (vedi, appunto, il regime fiscale da utilizzare, come anche il Codice ATECO relativo all’attività svolta).
#5 Distinguersi dalla concorrenza
Quello degli arredatori rientra indubbiamente tra i cosiddetti “lavori creativi”, nei quali prevalgono sia il gusto estetico del singolo professionista, sia la sua abilità nel cogliere i desideri del cliente, interpretarli in maniera corretta e fornire, infine, soluzioni originali e personalizzate. Alla luce di ciò, per diventare interior designer di successo, bisogna essere in grado di distinguersi dalla massa, proponendo uno stile completamente innovativo.