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Riqualificazione energetica: ecco perché è così conveniente

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La classe A4 si può considerare quella maggiormente efficace e performante per gli edifici di costruzione più recente, mentre la classe G identifica quelli immobili più vecchi, che consumano un livello maggiore di energia. Le case che necessitano di consumi maggiori a livello di riscaldamento, quindi, non solo fanno parte della classe G, ma sono anche quelle che si caratterizzano per consumare di più, con evidenti ricadute non solo a livello economica sulla bolletta alla fine di ogni mese, ma con un impatto negativo anche sull’ambiente che ci circonda.

Ci sono diverse piattaforme sul web, come www.certificazioneenergeticafacile.it, che offrono la possibilità di ottenere tante informazioni utili per chi ha già le idee chiare, ma anche per tutti coloro che stanno semplicemente pensando di realizzare un simile intervento.

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Il concetto di riqualificazione energetica sul territorio italiano

In Italia sono davvero tantissime le abitazioni e gli immobili che necessitano di un intervento che possa portare a una riqualificazione a livello energetico. Un’indagine che è stata svolta qualche anno fa da parte di Energy & Strategy Group, ha messo in evidenza come ci siano sempre più persone che hanno adottato una serie di interventi di riqualificazione energetica.

Gli interventi che sono dedicati alla riqualificazione

Dopo che è stata ottenuta la certificazione energetica, ecco che si possono organizzare degli interventi strutturali per fare in modo di innalzare l’isolamento termico, ma anche la qualità che caratterizza i vari infissi.

Non si tratta solamente di ridurre l’impatto sull’ambiente. Infatti, una classe energetica piuttosto bassa va a provocare una perdita importante dal punto di vista immobiliare, con una riduzione fino al 30%. Una motivazione in più che spinge a scegliere la riqualificazione energetica, cercando di optare per delle fonti di energia pulita, come ad esempio quelle rinnovabili.

L’attestato di certificazione energetica

L’attestato di certificazione energetica in riferimento alle case comporta due vantaggi in modo specifico. Il primo è relativo al fatto che si tratta di un documento obbligatorio per la stipulazione degli atti notarili che si riferiscono alla compravendita, ma anche in riferimento a tutti quei contratti di locazione.

Il secondo aspetto vantaggioso è che la certificazione energetica si può considerare come il requisito principale per mettere le mani sulla detrazione fiscale che si riferisce a tutti quegli interventi di riqualificazione energetica.

Grazie a questo attestato c’è la possibilità di conoscere molto più a fondo lo stato di conservazione e quello architettonico di un’abitazione, incluso anche il suo rendimento dal punto di vista energetico. I dati che sono presenti all’interno della certificazione tornano decisamente utili anche per capire meglio quali sono i reali costi che bisogna affrontare in riferimento alla climatizzazione, al riscaldamento e pure nei confronti dell’acqua calda.

Un attestato che diventa una vera e propria garanzia per quanto riguarda la valutazione dello stato in cui si trova l’immobile. In questo modo, c’è la possibilità di approfondire tutti quegli studi di riqualificazione energetica, avendo come obiettivo principale quello di ottimizzare non solo i costi, ma anche i consumi.

Da cosa dipende la classe energetica

Sono numerosi i fattori che fanno la differenza: in primis la forma che caratterizza l’edificio, ma anche la sua ubicazione, senza dimenticare la qualità dell’involucro edilizio. Di cosa si tratta? Stiamo facendo riferimento a tutti quegli elementi di isolare in maniera precisa ed efficace gli ambienti interni da quelli esterni.

Sia il tipo di impianto di riscaldamento e la produzione dell’acqua calda sono decisamente importanti quando si tratta di capire quale possa essere la classe energetica di un edificio. Tra i parametri che possono influenzare maggiormente questo risultato troviamo sicuramente anche l’esposizione dell’immobile, senza dimenticare pure il piano a cui si trova. Facciamo un esempio, uno degli interventi di riqualificazione energetica più diffusi è quello che riguarda il cappotto termico: si tratta di applicare un materiale isolante alle pareti dell’immobile per evitare dispersione di calore dagli ambienti interni.