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Agevolazioni fiscali per ristrutturazioni condominiali: come usufruirne e quali sono le modalità

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Visto le novità legislative introdotte negli ultimi anni per i condomini, sono sempre di più gli italiani che decidono di approvare dei lavori di manutenzione di vario genere per migliorare gli stabili. Basta, ad esempio, ricordare il superbonus al 110% che, seppure ancorato al rispetto di determinate condizioni come il miglioramento di almeno due classi energetiche, permette di realizzare lavori di riqualificazione di un edificio a costo zero.

Le agevolazioni fiscali previste da questa nuova misura, così come quelle per altri lavori di ristrutturazione, avvengono in tre differenti modalità: con il credito d’imposta, la cessione del credito e lo sconto in fattura. Scopriamo insieme come funzionano le singole agevolazioni e per quali lavori vengono riconosciute.

Elenco lavori condominiali per i quali sono previste agevolazioni fiscali

Poiché vengano riconosciute le agevolazioni fiscali previste per i condomini dall’attuale normativa è fondamentale che i lavori riguardino le parti comuni dello stabile e non quelli eseguiti all’interno dei singoli appartamenti, per i quali invece ogni inquilino può usufruire dei bonus casa. Di conseguenza fanno parte nel campo applicativo delle agevolazioni fiscali tutte le opere di riparazione dell’edificio, la sostituzione di pavimenti interni ed esterni, il rifacimento del tetto o della facciata, la tinteggiature delle pareti, la sostituzione degli infissi, il rifacimento degli intonaci, la sostituzione dell’ascensore o della cisterna comune.

Per tutti i lavori appena elencati viene generalmente riconosciuta una detrazione Irpef sulla spesa sostenuta pari al 50% e ripartita in 10 rate annuali. Per poter invece usufruire dell’importante superbonus al 110% è necessario garantire, come già anticipato, il miglioramento di almeno due classi energetiche con lavori come il cappotto termico, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti con efficienza pari almeno alla classe A o il montaggio di pannelli solari.

Per riuscire ad ottenere più facilmente tali agevolazioni è importante affidarsi a Studi di amministrazione seri e preparati come CB Amministrazioni, una realtà presente a Torino e a Milano, che opera da oltre trent’anni nel settore immobiliare e condominiale garantendo ai clienti la massima trasparenza e competenza grazie ad un team di professionisti costantemente aggiornato sulle ultime normative in vigore.

Credito d’imposta, cessione del credito e sconto in fattura: come funzionano

Tra le varie forme di agevolazione fiscale quella più nota è sicuramente il credito d’imposta che permette di detrarre, per un certo numero di anni, dalle imposte che bisogna versare ai fini IRPEF, una percentuale dell’importo pagato per lavori di ristrutturazione condominiale. Il superbonus 110 ha reso note altre due opportunità:

  • la cessione del credito, ossia la possibilità di cedere il credito d’imposta a terzi soggetti, compresi istituti di credito e finanziari, che rimborseranno al contribuente la somma altrimenti detratta in sede di dichiarazione;
  • lo sconto in fattura avviene invece quando la ditta che esegui i lavori di ristrutturazione riconosce uno sconto in fattura al cliente, pari all’importo che quest’ultimo avrebbe dovuto pagare. In pratica è l’impresa edile che anticiperà l’intera spesa e la recupererà sotto forma di credito d’imposta cedendo quest’ultimo a soggetti terzi, comprese le banche.

Insomma, oggi sono diverse le possibilità che vengono offerte ai proprietari di appartamenti siti all’interno di condomini per migliorare l’aspetto estetico e l’efficienza del proprio edificio. L’importante è affidarsi a studi competenti che sappiano sbrigare con successo e nel minor tempo possibile tutte le pratiche burocratiche per permettere a qualsiasi tipo di progetto di ristrutturazione di diventare realtà.