Il rifacimento della facciata di un palazzo è un tipo di intervento che ha il suo costo, ma che prima o poi si rende necessario. Gli edifici, infatti, sono costantemente sottoposti a smog e intemperie e, di conseguenza, con il passare del tempo, possono presentare un’estetica meno gradevole. Non solo, rifare una facciata può rappresentare anche un’ottima occasione per ottimizzare l’efficientamento energetico dell’intero palazzo.
In questo caso, oltre a migliorare l’estetica dell’abitazione e ad aumentarne il valore economico, è possibile intervenire anche sui consumi, ottenendo così un notevole risparmio economico e numerosi benefici anche per l’ambiente. Naturalmente, in questi casi è fondamentale rivolgersi ad aziende specializzate nel settore e capaci di offrire le soluzioni più pratiche e innovative.
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Rifacimento facciate: le autorizzazioni necessarie
Non solo, occorre considerare tutte le autorizzazioni necessarie per questo tipo di intervento e valutare anche la possibilità di accedere ad eventuali agevolazioni. Prima di iniziare è quindi molto importante predisporre tutta la documentazione per far sì che i lavori vengano svolti secondo le regole. Nello specifico, il rifacimento di una facciata richiede due certificazioni in particolare, che prendono il nome di CILA e SCIA.
La prima è la Comunicazione Inizio Lavori Asservata, mentre la seconda consiste nella Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Non solo, nel caso in cui i lavori di rifacimento dovessero essere gestiti da più imprese, bisognerà anche allegare alla documentazione una notifica preliminare. Questo obbligo deve essere rispettato laddove le aziende operino in contemporanea o anche in successione.
Rifacimento facciate: le agevolazioni fiscali
A questo punto, dopo aver presentato tutte le richieste e le comunicazioni necessarie, è possibile vagliare eventuali agevolazioni. Si tratta di benefici fiscali a cui le aziende possono accedere proprio per interventi di restauro o ristrutturazione di un edificio. Le agevolazioni consentono di ridurre il costo del rifacimento di una facciata in maniera considerevole e devono perciò essere sempre prese in considerazione.
Rifacimento facciate: detrazione e bonus facciata
Nello specifico, la legge di Bilancio 2020 ha predisposto la possibilità di una detrazione pari al 90% delle spese sostenute nel 2020 o nel 2021, da ripartire in 10 quote annuali costanti. Questo significa che chi usufruirà di questa agevolazione potrà recuperare il 90% della spesa nel corso di 10 anni, attraverso la detrazione dalle tasse. In particolare, questa agevolazione fiscale riguarda tutti gli interventi di restauro e rifacimento facciata di edifici, compresi anche solo quelli di pulitura e ritinteggiatura esterna.
Potranno inoltre godere di questo beneficio fiscale esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi. A questa agevolazione fiscale si aggiunge poi anche il bonus facciate. In particolare, questo beneficio è riservato a tutti quei condomini residenti nelle zone A e B, ovvero nei centri storici o in zone totalmente o parzialmente edificate.
Il bonus può inoltre essere utilizzato anche per abitazioni che non rientrino in condomini, come le villette unifamiliari o le villette a schiera. Infine, qualora l’intervento di ristrutturazione dovesse includere anche l’installazione di un cappotto termico, è possibile accedere ad un ulteriore superbonus del 110%.